Il piano di gestione per i siti della rete Natura 2000 rappresenta, insieme alle misure di conservazione, lo strumento fondamentale per la tutela della biodiversità del singolo sito e dell'intera rete. La Direttiva 92/43/CEE "Habitat", da cui prende origine rete Natura 2000, evidenzia il ruolo chiave dei Piani di Gestione all'interno dei singoli siti.
Esso può essere definito anche come lo strumento di pianificazione del territorio che ha come obiettivo fondamentale la salvaguardia della struttura e delle funzione degli habitat e la conservazione a lungo termine delle specie, tenendo al contempo in adeguata considerazione i fattori socio-economici che insistono in ambito locale.
Il piano dovrà quindi tenere conto di numerosi elementi di diversa tipologia . Sostanzialmente è neccessario che comprenda la descrizione del sito con individuazione dei vincoli e delle minacce, stabilisca gli obbiettivi e le priorità, la scelta delle strategie, la tempistica di intervento, i costi previsti e le possibili fonti di finanziamento.
Tra gli obbiettivi dovrà in primo luogo considerare la tutela o il ripristino di uno stato di conservazione favorevole per specie e habitat di interesse comunitario, non trascurando i possibili effetti di miglioramento delle condizioni di vita delle genti che vivono e operarano sul territorio.
FASI DI REALIZZAZIONE DEL PIANO
Un'adeguato quadro conoscitivo costituisce, assieme alla verifica del livello di protezione del sito, la fase da cui si sviluppano le successive analisi per la messa a fuoco degli obbiettivi e delle strategie neccessarie alla conservazione degli habitat e delle specie.
Gli studi preliminari riguarderanno i caratteri fisici e biologici del sito, ma anche gli aspetti socio-economici, paesaggistici, archeologici e storici senza dimenticare la rassegna delle normative che insistono sul territorio.
Le analisi successive saranno finalizzate a definire lo stato di conservazione e il livello di qualità del sito con l'obbiettivo di conseguire indicazione sugli aspetti significativi o critici, per la tutela o il ripristino degli habitat e delle specie in esso ricomprese.
Da ciò scatturiranno gli obbiettivi di gestione generali e di dettaglio attuabili o raggiungibili attraverso le strategie di gestione e le specifiche azioni da intrarprendere.
Risulta di estrema importanza la consultazione di tutti i soggetti portatori di interessi locali, attraverso momenti di informazione e concertazione al fine di concertare il contenuto del piano favorendo in particolar modo la massima partecipazione nella definizione degli eventuali vincoli da inserire nel piano stesso.
Esso può essere definito anche come lo strumento di pianificazione del territorio che ha come obiettivo fondamentale la salvaguardia della struttura e delle funzione degli habitat e la conservazione a lungo termine delle specie, tenendo al contempo in adeguata considerazione i fattori socio-economici che insistono in ambito locale.
Il piano dovrà quindi tenere conto di numerosi elementi di diversa tipologia . Sostanzialmente è neccessario che comprenda la descrizione del sito con individuazione dei vincoli e delle minacce, stabilisca gli obbiettivi e le priorità, la scelta delle strategie, la tempistica di intervento, i costi previsti e le possibili fonti di finanziamento.
Tra gli obbiettivi dovrà in primo luogo considerare la tutela o il ripristino di uno stato di conservazione favorevole per specie e habitat di interesse comunitario, non trascurando i possibili effetti di miglioramento delle condizioni di vita delle genti che vivono e operarano sul territorio.
FASI DI REALIZZAZIONE DEL PIANO
Un'adeguato quadro conoscitivo costituisce, assieme alla verifica del livello di protezione del sito, la fase da cui si sviluppano le successive analisi per la messa a fuoco degli obbiettivi e delle strategie neccessarie alla conservazione degli habitat e delle specie.
Gli studi preliminari riguarderanno i caratteri fisici e biologici del sito, ma anche gli aspetti socio-economici, paesaggistici, archeologici e storici senza dimenticare la rassegna delle normative che insistono sul territorio.
Le analisi successive saranno finalizzate a definire lo stato di conservazione e il livello di qualità del sito con l'obbiettivo di conseguire indicazione sugli aspetti significativi o critici, per la tutela o il ripristino degli habitat e delle specie in esso ricomprese.
Da ciò scatturiranno gli obbiettivi di gestione generali e di dettaglio attuabili o raggiungibili attraverso le strategie di gestione e le specifiche azioni da intrarprendere.
Risulta di estrema importanza la consultazione di tutti i soggetti portatori di interessi locali, attraverso momenti di informazione e concertazione al fine di concertare il contenuto del piano favorendo in particolar modo la massima partecipazione nella definizione degli eventuali vincoli da inserire nel piano stesso.